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Quali sono i fattori che incidono sulla durata?Quanto dura la tricopigmentazione?

Sicuramente il fattore per eccellenza che influisce in modo negativo sulla tricopigmentazione, è l’esposizione ai raggi UV solari, sia naturali, che artificiali con l’utilizzo frequente di lampade abbronzanti. Questo peggiora nel caso in cui non si utilizzano delle protezioni solari o in caso di esposizioni prolungate.
Ci sono diverse durate in relazione ai pigmenti?

Nel caso del pigmento permanente, esso si deposita in modo definitivo, ma comunque per mantenere la definizione del pigmento necessita solitamente di un richiamo ogni 5 anni.
Per quanto riguarda il pigmento riassorbibile (Tricopigmentazione temporanea), esso rimane per un tempo limitato di circa 2-3 anni prima di svanire in modo definitivo. Questo lasso di tempo può variare in funzione dell’età e delle caratteristiche cutanee del paziente.
E’ necessario sottoporsi ad altre applicazioni prima che l’effetto svanisca?

In entrambi i trattamenti, permanente e temporanea, sono necessari dei richiami. Entrambi hanno l’obiettivo di dare definizione e quindi naturalezza del risultato, ma nel primo caso il pigmento rimane depositato in modo definitivo nella cute, nel secondo caso il pigmento scompare in un determinato lasso di tempo.
Il consiglio è quello di sottoporsi a richiami annuali e non aspettare che il pigmento svanisca del tutto.
 

La tricopigmentazione temporanea garantisce:
– rapidità del trattamento e del risultato
– sicurezza dei prodotti utilizzati
– reversibilità dei risultati.

Luca Pirrone è un infermiere specializzato in assistenza infermieristica e strumentazione in sala operatoria.

Attualmente svolge la sua principale attività come Coordinatore Infermieristico / Hair Transplant Nurse presso la Insalaco Clinic di Roma, con strumentazione e tecniche americane all’avanguardia.